1. Descrizione dell’organismo proponente
Il Consorzio Marche Biologiche, in qualità di capofila del Progetto Integrato di Filiera – PSR Marche 20140/2020, si propone di facilitare il raggiungimento degli scopi mutualistici delle cooperative socie, nonché di valorizzare le produzioni agricole biologiche della Regione Marche, a partire dai seminativi ed in particolare dai cereali, favorendo la riorganizzazione dei sistemi d'impresa a livello di filiera per diversificare e migliorare la qualità delle suddette produzioni in relazione alle esigenze di mercato ed all'evoluzione dei consumi.
2. Rilevazione del fabbisogno formativo/informativo degli aderenti al Progetto Integrato di Filiera
Dall’analisi del contesto e la matrice Swot riportate nel business plan evidenziano la necessità di stimolare percorsi formativi e informativi rivolti agli operatori della filiera.
L’accesso alle informazioni, in particolare di natura tecnica e normativa, rappresenta un passaggio fondamentale per accompagnare gli operatori del biologico in un percorso virtuoso all’interno del sistema di filiera proposto. Si tratta evidentemente di un tema di forte impatto per lo sviluppo della filiera e di particolari implicazioni per il settore primario. Il Consorzio Marche Biologiche, di conseguenza, ha condotto uno studio per verificare le esigenze della filiera in tali ambiti tenendo conto delle specifiche indicazioni del settore primario (produttori singoli o associati).
I risultati dell’indagine presentano un contesto dove la formazione e l’informazione sono percepiti come mezzi indispensabili per migliorare la competitività e il risultato economico delle imprese agricole. In particolare si chiede di affrontare tematiche precise: gestione del territorio, specializzazione (tecniche a basso impatto ambientale ed in particolare biologiche) e innovazione integrata (trasversale a più funzioni aziendali: prodotto/processo; qualità, gestione, organizzazione, sostenibilità, commercio, sostenibilità).
Più nel dettaglio, dall’indagine emerge che le azioni formative per il settore agricolo della filiera dovranno riguardare i seguenti ambiti:
C’è dunque una particolare esigenza rispetto alle problematiche di gestione del territorio, alle tecniche a basso impatto ambientale, in particolare alle tecniche biologiche, e all’introduzione di tecnologie produttive innovative (esigenza trasversale sulle diverse tematiche rilevate).
Coerentemente ad alcune strategie da perseguire con il PIF, ed in particolare con la misura 3.1, si è rilevato una specifica esigenza formativa per garantire il necessario approfondimento di tematiche attinenti determinate certificazioni volontarie di prodotto/processo: Iso 22005, sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari; Iso 14067 Carbon Footprint.
Nessuna particolare preferenza è stata rilevata rispetto alla natura delle azioni formative (in aula, a distanza, workshop, laboratori, seminari, coaching-tutoraggio ecc.), purché idonei al soddisfacimento delle esigenze espresse.
3. Descrizione degli obiettivi e coerenza con il PSR Marche 2014/2020
In generale la sottomisura 1.2. A deve contribuire in modo diretto all’accrescimento della competitività delle aziende agricole e forestali con lo svolgimento di azioni informative relative al loro miglioramento economico. L’operazione di informazione, attivata a sostegno della competitività delle aziende agricole, contribuisce all’incremento dell’attività di innovazione delle imprese, attraverso il sostegno all’inserimento nel sistema produttivo di capitale umano altamente qualificato, alla diffusione di servizi ad alta intensità di conoscenza, al sostegno e valorizzazione economica dei risultati della ricerca, al rafforzamento dei sistemi innovativi regionali.
4. Descrizione delle strategie del progetto di informazione
Sulla base delle informazioni raccolte dal Consorzio Marche Biologiche tramite interviste di approfondimento, ci sono due ambiti che appaiono di fatto come quelli più in linea con il progetto di filiera:
Il progetto informativo proposto è coerente con la filiera di riferimento e, più precisamente, con gli obiettivi perseguiti in relazione all’analisi contesto e alla situazione di partenza. A riguardo, rimandando per i dettagli al business plan di filiera, si anticipa che l’analisi Swot individua due punti deboli del sistema regionale proprio nella carenza del sistema formativo per l'agricoltura biologica e nelle difficoltà di trasferimento delle innovazioni e, più in generale, riferisce di un sistema di informativo e di assistenza tecnica ancora insufficiente.
In definitiva il progetto informativo risulta rispondente agli obiettivi del PSR Marche 2014/2020 in quanto persegue tutti gli obiettivi previsti dal suddetto programma, ovvero:
5. Descrizione e dimostrazione dell’innovatività del tema trattato nell’ambito del progetto di informazione
Il metodo dell’agricoltura biologica rappresenta di per se un’innovazione di processo (è appunto un metodo di produzione ovvero un processo con delle regole agronomiche ben precise) e di prodotto (in quanto di fatto produce nuovi prodotti, pensiamo ad esempio al recupero dei “cereali minori” e alla loro trasformazione in prodotti alimentari finiti).
Tutto questo sviluppato in una logica di filiera multi prodotto ci permette di:
In definitiva il progetto di informazione ci consente di informare/formare adeguatamente gli attori coinvolti per renderli sempre più consapevoli che la filiera agroalimentare rappresenta «l’infrastruttura organizzativa» di riferimento su cui implementare i singoli interventi/investimenti volti al miglioramento del comparto dell’agricoltura biologica in una logica di sistema.
6. Descrivere la tipologia di azioni di informazione con indicazione della tematica specifica, del calendario di massima, delle professionalità coinvolte, del n. di ore di personale impiegato
6.1. Incontri
Incontri informativi con la presenza del tecnico del progetto rivolti ai tecnici delle cooperative e comunque ai più stretti collaboratori del Progetto Integrato di Filiera Agroalimentare su tematiche inerenti al progetto stesso della durata di 3 ore con la partecipazione da 5 a 10 beneficiari.
6.2. Seminari informativi
Iniziative informative rivolte a tutti gli imprenditori agricoli aderenti alla filiera o comunque interessati ad aderire, con presenza di uno o più relatori esterni su temi inerenti al progetto stesso di una durata di tre ore. Partecipazione prevista di 10 a 20 beneficiari.
6.3. Convegni
Iniziative informative rivolte a tutti gli imprenditori agricoli aderenti alla filiera o comunque interessati ad aderire , con presenza di uno o più relatori esterni su temi inerenti al progetto stesso di una durata di tre ore. Partecipazione prevista da 30 a 50 beneficiari.
6.4. Realizzazione di sessioni pratiche
Iniziative informative con la presenza di un tecnico esperto nella tecnologia, nell’uso di macchinari o di una tecnica di produzione specifica collegata con il progetto approvato.
6.5. Pubblicazioni specialistiche, bollettini, newsletter sulle tematiche della misura
Produzione di materiale cartaceo, elettronico o riprese video o audio nonché tutte le applicazioni online che permettano un elevato livello di interazione tra sito web e utente come i blog, i forum, le chat, le piattaforme di condivisione di media, i social network (WEB 2.0).
7. Destinatari delle attività informative e descrizione del beneficio che questi possono trarne, anche in termini economici
I destinatari individuati, destinatari delle attività di informazione del progetto, sono quelli che hanno aderito alla filiera o che aderiranno e pertanto manifestano il più alto grado di fabbisogno rispetto la tipologia del progetto di informazione che sarà attuato nell'ambito del presente progetto.
I beneficiari dell’azione informativa avranno la possibilità quindi di essere informati sulle finalità del progetto di filiera di cui hanno aderito o aderiranno, in particolare:
FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE: L'EUROPA INVESTE NELLE ZONE RURALI